lunedì 14 gennaio 2013

Distant Worlds.

Quanti di voi hanno giocato almeno ad un capitolo di Final Fantasy alzino la mano.
Quanti si sono innamorati della colonna sonora continuino a tener alzata la mano.
Bene...quelli con la manina alzata credo proprio che capiranno la pazzia che ho appena fatto.
Domenica 13 alle 14.30 a Parigi al Palazzo del Congresso. Cosa? Distant Worlds.
Partenza sabato sera e rientro oggi in giornata.
Una tirata, ma ne è valsa la pena.
Di Parigi ho visto davvero pochissimo, ma mi è piaciuto anche se il tutto era sempre e solo una toccata e fuga.
Vita un po' cara, a dire il vero, insomma mangiare era un po' una tragedia se si voleva andare sul risparmio.
Ma adesso parliamo di cose serie. Del concerto.
Una meraviglia.
Per chi avesse l'opportunità di andarci (ci sono due date moooolto interessanti a Monaco di Baviera e a Vienna nei prossimi mesi) ci vada. Ogni euro speso sarà un euro ben speso. La scelta delle musiche, l'orchestra, la combinazione con i video sullo schermo, l'empatia con gli altri pazzi presenti in sala. Tutto. Una meraviglia.
Non saprei come altro descriverlo e i video fatti non rendono abbastanza l'idea. Giusto un piccolo indizio.
Scusate. Sono appena tornata. Sono ancora senza parole.

Toccata e fuga al Louvre



Meraviglia.





Palazzo del Congresso...giusto con un pochino un pochino di gente...



L'esterno dell'albergo


"ci faccia una foto con la torre per cortesia" ok...noi ci siamo (compresi i ragazzi che abbiamo incontrato al di fuori del concerto)...ma la torre?






venerdì 11 gennaio 2013

Faber.

Come ogni anno da, ormai, 14 anni a questa parte, come dimenticare?
Ciao Faber.


venerdì 4 gennaio 2013

Idioti in pizzeria.

Giusto per tenervi aggiornati sui cretini che capitano in pizzeria.
Giusto oggi:
"ah, ma io pensavo che l'Arabia Saudita era in Africa"
Fosse. Asia.
"bè ma l'Asia che paesi ha? Cina, Giappone, India e poi tutte quelle isolette lì...mica tanti!"
No certo....del resto come dimenticare la famosa isoletta della Russia, o le famose isolette dei paesi del medio-oriente?


mercoledì 2 gennaio 2013

Buon anno.

Con un certo ritardo, ma buon anno a tutti coloro che passano da queste parti.
In realtà avrei voluto scrivere il post prima del nuovo anno, ma tra una cosa e l'altra non l'ho fatto.
Allora, vediamo un po'...che cosa potrei dire?
Ormai il post con i buoni propositi o qualunque cosa somigliante è un po' un must del blog da qualche tempo a questa parte.
Quindi manteniamo la retta via.
Non faccio i buoni propositi per l'anno nuovo. Primo perchè non ne ho, secondo perchè se anche ne avessi non servirebbe a nulla stare a scriverli, terzo perchè come minimo la loro natura di "buoni propositi per il nuovo anno" li renderebbe, automaticamente, irrealizzabili.
Sicchè mi limiterò semplicemente a tirar le somme.
Verso la fine del 2012 su FB e tutti i vari social c'è stata questa odiosa, e sottolineo "odiosa", escalation di post, immagini et simili riguardanti la fine dell'anno con tanto di "addio 2012 sei stato un anno di merda" "2012 speriamo che tu finisca presto perchè non mi hai portato niente di buono" e, ovviamente, il tipico "vaffanculo 2012 anno di merda, 2013 portami tante belle cose conto su di te".
Come. Ogni. Fottuto. Anno.
Sia mai che io veda comparire cose felici sull'anno appena passato.
Ogni anno fa sempre schifo.
E basta!
Cosa dico io?
Io dico che il mio 2012 sia, fondamentalmente, stato un anno molto bello. Perchè?
Bè in effetti non ho trovato lavoro, non ho rivisto tutti i miei amici, mi sono anche comportata male probabilmente, a luglio ho avuto qualche problema di salute, ho un edema osseo alla caviglia e mi fa un male porco e tante altre cose che potrei elencare.
Eppure il mio 2012 mi è piaciuto.
Un anno non può essere perfetto no?
Ma io metterei sulla bilancia tutto quello che è successo. E quando lo faccio mi rendo conto che il piatto con i "pro" risulti essere molto più pesante di quello con i "contro".
Magari posso elencare meno cose favorevoli, ma sicuramente sono molto più importanti.
Ad esempio.
Lo stage all'URP. Non era pagato, non sono stata assunta dopo (tutte cose che, tra l'altro, sapevo già ancora prima di iniziare). Eppure è stata un'esperienza fantastica. Sul CV non mi serve a nulla (a quanto pare) ma se tornassi indietro rifarei la stessa scelta. Ho imparato (a grandi linee) un lavoro che mi piace, e proprio lì ho incontrato delle belle persone. Gente che avrebbe potuto farmi sentire una merda con un niente e che invece mi ha aiutata a crescere lavorativamente e personalmente. Persone che ho rivisto adesso a Natale per festeggiare, persone che si sono preoccupate per la mia salute anche dopo la fine dello stage, persone che cercano di aiutarmi con il lavoro e così via. Persone che hanno sempre avuto l'umiltà di scendere al mio livello invece che guardarmi dall'alto al basso e dalle quali ho imparato tantissimo. Persone che stimo perchè nonostante tutto fanno il loro lavoro con una motivazione che davvero non tutti dimostrano.
E sempre lì ho conosciuto altre persone come me, nella mia stessa situazione, con le quali ho collaborato e che ancora adesso sento. Belle persone.
Altro esempio?
Ho scoperto il valore di certe amicizie che la distanza non può intaccare. Quelle dove anche vederti 2 ore quando fai scalo con l'aereo è sufficiente.
Altre dove capisci che basta avere l'onestà di ammettere i propri errori per trovare una mano tesa ed una persona che ti dice "ok, riprendiamo da dove avevamo lasciato le cose".
Altre amicizie che nascono casuali e magari nei modi più impensabili ma che portano nella tua vita persone con le quali puoi parlare di molte cose, imparare, trovar consiglio, condividere pensieri e, perchè no, fare follie dell'ultimo minuto per qualcosa che magari da sola non avresti fatto. Bella gente. Con i suoi difetti, i suoi pregi, ma, cosa più importante, con quel qualcosa dal quale poter imparare e migliorare.
E poi la Cina. Ovviamente non avrei mai potuto tralasciare questo fatto. Il mio sogno che si è realizzato ancora una volta. Ma della Cina ho già parlato in lungo e in largo nei post dedicati e quindi non starò qua a spiegare di nuovo tutto. Sottolineo solo come quest'esperienza abbia portato, quest'anno, ancora cose nuove che non avrei mai immaginato. E anche se è proprio lì che mi sono procurata l'infortunio alla caviglia non rimpiango un solo momento passato lì e anche sapendo che mi farei male non ci penserei su due volte a partire per il viaggio.
Quindi?
Quindi io non mi lamento affatto del 2012. Anzi, lo ricorderò come un bell'anno.
Quindi spero che il 2013 sia proprio così. Certo non disdegnerei trovare un lavoro eh, mettiamolo in chiaro.
Ma vorrei solo che quest'anno portasse con sè esattamente le stesse cose dell'anno precedente.
Non vi nascondo che sto già pensando al nuovo viaggio. Certo dovrei pensare ad altro, lo so, ma vorrei evitare di lasciare un rene per pagare il biglietto aereo nel caso.
Voglio crogiolarmi ancora nel mio sogno cinese fino a quando avrò le possibilità fisiche per poterci andare.
Se proprio vogliamo allora faccio un buon proposito per questo anno...perchè sia un anno ricco.
Intendetela un po' come volete.

"Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta." (Seneca)

Buon anno a tutti voi.